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GIORGIO ANTONELLI

 

 

STORIA DI UNA PASSIONE

  

-Campionato Laziale su strada Ronciglione 1982-

 

 

La lunga ed onesta carriera comincia nell’Estate dell’anno ’75, a Borgo Sabotino, con la prima bici da corsa, una Chiorda grigia col cambio Campagnolo a 5 rapporti. Ho appena messo alle spalle gli esami di terza media (uscito con Ottimo) e trascorro come sempre  l'estate al mare insieme alla famiglia.

Il primo percorso, il Giro della Nucleare di Km 6, col massimo rapporto, pensando a Gimondi (colla colonna sonora di Gloria Gaynor). Inforco la bici, inserisco il massimo rapporto (credo il 14) e via a tutta (anche se le gambe il 14 non ce la fanno a spingerlo).

Gimondi, uno dei miti della prima adolescenza, Gimondi che quell’anno vince la tappa di Pau e vede crollare  Merckx nel giorno di Pra Loup.

Prima di allora pedalate a migliaia su due bici Graziella, attorno al palazzo, da casa al Borgo, su e giù tra le Piscine di Farfa e Poggio Mirteto (i confini del mondo);

e poi calci al pallone tra Piazzale e strada tirando alla porta del Garage, oppure in balcone o in una stanza di casa, trasformata in campetto, nella piazzetta del paese o al campo sportivo col fosso delle rane (l'emblema stesso di Bocchignano).

Bicicletta e pallone, Gimondi  e Mazzola (e Boninsegna). Sogni ad occhi aperti.

Pedalo tutta l'estate e già mi vedo corridore, anche se so a malapena adoperare il cambio e non so stare in gruppo.

 

Anno ’76: cominciano le gare; poca (nessuna) esperienza, poca forza ancora nelle gambe, tecnica e tattica zero, ma si va a Sonnino, apertura stagionale, categoria Allievi. E' il 28 Marzo di quell'anno.

Fatico a stare a ruota anche nel Turistico, lungo la discesa; quando parte sul serio la corsa, reggo il ritmo del gruppo 500,  1.000 metri; vedo il plotone allontanarsi e inseguo per un chilometro o due; forse tre. Poi mi fermo ansimante sul ciglio della strada.

Vince Giuseppe Petito, colle gambe scure e lavorate e l’azione sicura di chi ha scelto un mestiere.

Comincia così la storia di una lunga Passione.

 

 

 

 

 

ANNO 1976

Categoria ALLIEVI. Enormi difficoltà. Per me salire a Fuori Dazio è  salita vera; la Stazione di Poggio Mirteto una terribile ascesa.

Difficoltà tecniche; non so alzarmi bene sui pedali (impugno male il manubrio); uso male i rapporti.

Mi alleno da solo sulle strade della Sabina, dove pianura non ce n'è. Ciclisti rari. Torno a casa ed annoto i miei Km su grandi fogli Fabriano.

Fatico a portare a termine le poche gare alle quali partecipo; ci riesco al terzo tentativo, ed è un grande risultato; a Ceccano arrivo con un gruppetto di attardati, ma dietro ci  sono parecchi altri corridori. E’ come aver vinto. A Priverno prima fuga della carriera (ed è la fuga buona, ma vengo staccato su una rampetta). A Poggio Bustone arrivo ultimo, in una gara assai dura; ultimo, ma anche 15°: è il primo piazzamento utile e il primo assegno che mi arriva a casa (Lire 1.500). Totale 6 corse e 4.500 km percorsi.

 Terrore ogni volta che si presenta una salita (se ne vanno quasi tutti). Durante l'anno cambio mezzo ed acquisto una Grandis usata, la mia prima bici da corsa degna di questo nome.

 

ANNO 1977

Prendo confidenza con le gare, migliorando parecchio, specie in salita, ma i risultati sono ancora modesti. Come l’anno precedente, difendo i colori della SNIA Rieti. Aumento Km ed impegno.

Prima medaglia a Carano d’Aprilia. Arrivo 7°, in un arrivo di gruppo.

 Comincio a correre più avanti, nel vivo della gara, a scattare, a  portare via le fughe. Poi cedo in salita o alla distanza o non sono determinato in volata.

Tra Cantalupo e Casperia, sotto un diluvio  (gara di Montopoli, del 21 d'Agosto)  mi scopro capace d’andare in salita; iniezione di fiducia. E' una gara importante quella di Montopoli, perchè serve a sbloccarmi su un terreno che temevo oltre misura; arrivare coi primi (seppur 11° su 11 atleti componenti il gruppo di testa), è per me decisivo.

Miglioro la  tecnica; irrobustisco il fisico e scendo di peso; aumento le uscite.

In Settembre arrivo 11° ai Campionati Italiani Libertas, corsi a Pescara.

 Totale 17 corse e 8.500 Km.

 

 

 

 

ANNO 1978

Anno importante: passo alla categoria Dilettanti Juniores, categoria impegnativa; si corre su una distanza di oltre 100 Km; cambio società e mi tessero per il G.S. Comati di Roma (prima vera squadra);  aumento impegno, chilometri, numero di gare.  Immersione totale nel ciclismo. Cominciano ad arrivare i risultati, in un crescendo a tratti esaltante; il corridore migliora a vista d’occhio.

 Ora è la salita  il mio terreno preferito, provata e riprovata in lunghe uscite solitarie (tra tutte un posto a sé occupano i Giri di Montopoli, fatti ad esaurimento, fino ad otto volte al giorno -5 km di ascesa ogni giro-). Gli allenamenti, quasi sempre in solitaria, sono sempre più duri, molto spesso attorno ai 100 km ed anche oltre; problemi continui coi raggi che s'allentano (sempre il tiraraggi nelle tasche) e le molte forature. Si torna a casa con le mani impastate di carogna.

In squadra siamo 8, con parecchi secondo anno. Abbiamo l'Ammiraglia ed il Direttore sportivo (è la prima volta).

Marzo: prima gara a Castrocielo, con buone risultanze. Arrivo a ridosso dei primi e sono il secondo all'arrivo della Comati.

A Pomezia (Premondiale) figuro bene e salgo sul palco della premiazione.

Maggio: 8° a Rocca Priora, con bella azione nel finale, dove stacco ciò che rimane del gruppo ed arrivo a ridosso dei fuggitivi. La salita è ormai il mio terreno preferito, provata e riprovata sulle strade della Sabina.

Giugno: 5° a Trevi dell’Umbria, con arrivo in salita, dopo una gara corsa tutta all'attacco.

Luglio: 4° a S. Valentino, dopo una fuga di 90 Km. Gara memorabile, sulle strade di casa, con un 4° posto che non dà ragione della grande prestazione: pronti-via, parto subito e affronto la discesa dei Granari; la notte ha piovuto e dietro cadono in molti, il gruppo si spezza. Mi raggiunge Carusi, che poi si staccherà; poi arrivano altri, tra i quali Marinelli e Cervini e si fa il gruppetto che andrà all'arrivo; vinco tutti i Traguardi volanti, sto bene, tiro troppo. Sull'erta finale di San Valentino ha la meglio  chi aveva speso di meno, ma resta una gara di assoluto spessore.

 Partecipo al Giro del Friuli in 2 tappe con Petito e 2 compagni di squadra. Corro nelle Marche, in Umbria, in Abruzzo, in Lombardia. Accumulo esperienze preziose; ottengo spesso buoni piazzamenti, nonostante i molti incidenti meccanici (le rotture continue dei raggi e le forature). Tra gli avversari più forti, Giuseppe Petito e Benedetto Patellaro.

Parecchie gare buone, come quella di Canale Monterano o la corsa di Ceprano (il Trofeo Cosmo Cinque).

Pedalo per oltre 16.000 Km.  Gare 34. Divento atleta vero. 180 centimetri e chilogrammi 70; 45 pulsazioni a riposo; larghi polmoni; gambe lisce e abbronzate. I sogni sembrano  trasformarsi in realtà però manca  una vittoria per dare loro corpo.

 

 

ANNO 1979

Dovrebbe essere l’anno giusto, ma non è così. Anticipo al massimo la mia preparazione, riprendendo ad uscire su strada i primi di Dicembre (a quell'epoca, di norma, si lasciava la bici ad Ottobre e si riprendeva alla Befana); atleta di punta del G.S. Comati, gareggio molto (40 corse), da Febbraio ad Ottobre e ottengo parecchi piazzamenti validi (13 nei primi 15), ma la vittoria non arriva. Manca la squadra, la fortuna, quella dose in più di cattiveria agonistica. Tra i miei avversari atleti di livello, quali Colagè e Cesarini.

La squadra (meno forte dell'anno prima) crede in me e mi assegna i gradi di capitano. Parto lanciato, ma non trovo fortuna.

Arrivo 4° a Montelibretti (su 4 fuggitivi -bel piazzamento, ma occasione persa-), 5° -sotto un diluvio- nel Trofeo Lucci a Grottaferrata, 6° a Montefiascone, dopo una fuga durata per l'intera corsa, 6° a Lariano (con l'ennesima volata infruttuosa -arriviamo in sette e metto la ruota davanti ad un solo atleta), 7° nella Coppa Iacobucci (Cronoscalata di Santa Serena a Supino, sotto un temporale agostano, la mia prima Crono individuale), 9° a Capena ed anche a Prima Porta, 11° nella Giornata della Bicicletta a Palestrina (andiamo via in 12, lunghissima azione, poi, nel finale, arriviamo sparpagliati e mi arrivano tutti meno uno davanti);  eppoi incidenti,  forature (qualcuna di troppo), rotture di vario genere; tra le più dolorose, quella del movimento centrale sulla salita di Montopoli (sul percorso di casa dell'anno precedente, in fuga, da solo, lanciato verso la sospirata vittoria) e la rottura del cerchio a Villa Senni di Grottaferrata (stavolta in fuga con altri due sotto la pioggia a pochissimo dall'arrivo, non vedo una buca piena d'acqua e butto via la corsa e sfuma di nuovo il sogno di vincere una gara).

Sempre nel vivo della gara e al livello dei migliori, non riesco tuttavia ad impormi. S’incrina un po’ la fiducia dell’anno precedente e adesso c’è da fare il salto duro nella categoria Dilettanti.

Nella stagione pedalo per oltre 15.000 Km.

Autunno/Inverno: partecipo al Circuito “Corri per il verde” UISP, con buoni risultati. 8 in tutto le corse podistiche da Novembre a Gennaio.

 

 

 

 

 

ANNO 1980

Dilettante di II Serie. Corro per la Polisportiva Giornalai.

Dopo una dura preparazione in palestra, parto fiducioso, pur consapevole della difficoltà della categoria (i Dilettanti, allora, non avevano limiti d'età e si gareggiava con professionisti mascherati di 30 anni)

Disputo il G.P. della Liberazione, Internazionale, sul circuito di Caracalla, il Trofeo Ferri, il Trofeo Leoni a Rieti. Corro con Faraca, Bontempi, Argentin, i dilettanti di stato dell’Unione Sovietica. Mi difendo, al solito, meglio in salita  piuttosto che in pianura (le partenze micidiali ai cinquanta all’ora).

Impegnato negli esami di Maturità scientifica, non posso dedicarmi in pieno all’attività ciclistica; a ciò si aggiunga il difficile salto di categoria e l’estrema durezza di queste gare. Anche la squadra non è all’altezza; inoltre m’ostino a fare sempre a modo mio e non conosco medici. Tra le gare migliori, quella di Cittareale (un 12° posto, ottenuto nonostante la rottura della gabbietta dei pedali).

Perdo pian piano mordente e temo di togliere energie e tempo agli studi.

Ultima gara alle Terme di Caracalla (stesso circuito del Liberazione), in Settembre (è il Trofeo Ferri); mi ritiro senza più voglia di scendere in lizza.

Scarico, decido di abbandonare il ciclismo, iniziando l’esperienza universitaria.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANNO 1982

Dopo un anno di stop, torno al Ciclismo agonistico (Categoria Amatori).

Un ritorno felice. Diminuisce l’impegno e la fatica, aumentano invece gratificazioni e risultati. Nell’anno disputo 29 gare con la maglia dei Trappers di Monte Mario (Società piccola, ma accogliente e ben organizzata, col vulcanico Presidente Zaccaria a tirare le fila). Dopo un breve apprendistato (credevo fosse un pò più agevole) prendo confidenza con la nuova categoria e comincio a farmi largo.

Aprile: Primo bel risultato col 4° posto di Piazzale Clodio.

Maggio: vinco per distacco il II Trofeo S. Angelo Romano (con arrivo in salita): parto ai 6 Km dall'arrivo, su una serie di saliscendi, attacco l'erta finale da solo e tiro dritto: taglio il traguardo con 1'15" sul secondo. Grande emozione.

Giugno: Vinco il Campionato Regionale F.C.I. a Ronciglione, dopo una fuga solitaria di 20 Km, sotto un violento temporale. E' una vittoria tanto bella, quanto inattesa; 15 giorni prima mi sono buscato  -dopo il Campionato Provinciale di Fregene- un forte raffreddore, che diventa febbre; fermo quasi una settimana; mi resta la tosse; soffro anche di mal di denti e -la notte prima della gara- non chiudo occhio; piove la notte e piove la mattina; a malapena vado a correre e mentre mi riscaldo rompo la tacchetta di uno scarpino e rimedio alla meglio con del nastro isolante. Parto per un piazzamento, nulla di più; e invece all'inizio dell'ultimo giro, allungo, puntando sulla rivalità tra gli altri corridori (specie tra i D'Achille e i Mare): non mi prendono più. Un forte temporale (dopo che alla partenza era uscito un pallido sole) forse m'agevola, creando scompiglio in gruppo. Battuti atleti forti, come Tomassi (il più forte quell'anno), Bacchini e Ricci.

Settembre: Vinco ancora per distacco a Casa Cantoniera di Magliano (2 minuti di vantaggio), partendo in discesa e staccando i pochi del drappello di testa.

 Pedalo bene, pur sprecando un pò troppo; 2° a Fabro (dopo aver dominato in salita e aver vinto entrambi  i Gpm), 3° a Ponte Linari (proteggo la fuga del compagno di squadra Caresta e stacco il gruppo nel finale), 5° a Palmarola (bellissima fuga coi migliori, Tomassi, Spadolini, Checcanin) ed a Montespaccato; 6° alla Borghesiana, a Rignano Flaminio e a Via del Trullo.

 Entro spesso nelle azioni vincenti o in prima persona porto via le fughe, poi manco un pò nel momento decisivo, sono poco cattivo, oppure m'accontento, vado un pò a Tabella-premi, preferendo il piazzamento sicuro nei cinque.

Cado nell’ultima gara di Monte Mario, mentre mi avviavo a vincere in solitaria. Difendo con onore la maglia di Campione Regionale.

A fine stagione premiato dal Comitato Regionale Laziale, alla presenza del Presidente Maurizi e di Vittorio Adorni.

 

 

ANNO 1983

Corro molto (37 gare), con un po’ di voglia in meno. Sempre con la maglia dei Trappers.

Aprile: vinco il trofeo Riva a Canneto in volata, dopo una fuga a due, con Carlo Bacchini, molto bella. Parto all'inizio del secondo giro, subito dopo la salita di Canneto, nel falso piano che segue, in mezzo all'abitato; mi raggiunge Bacchini; affrontiamo forte il pianetto, forte i Quattro Venti; dietro non si vedono più. Il vantaggio è cospicuo, Bacchini va che è una moto. Aumentiamo il vantaggio sull'erta di Casali di Poggio Nativo e nei saliscendi successivi. Gestiamo la gara senza grossi patemi. All'arrivo, sullo strappo finale, vinco di qualche lunghezza.

Maggio: arrivo 3° nel Giro del Lazio UISP in tre tappe (6° nella Cronoscalata di Fonte Cerro; 9° a Bagni di Tivoli; 4° a Capranica).

Agosto: vinco nettamente la crono di casa a Bocchignano, non senza soddisfazione. 2° ad Orvinio (vittoria gettata alle ortiche, stacco tutti, ma, sulla salita finale, non ho il coraggio di battere il corridore di casa).

Settembre: arrivo 3° a Passo Corese nella gara che doveva assegnare il Campionato Provinciale di Roma (annullato per oscuri motivi, le maglie non vengono date). Un anno sempre in prima fila:

 3° a Talocci (fuga da me iniziata sulla salita dei Quattro Venti), 4° a Toffia ed alle Quattro Strade di Rieti (pronti-via, in fuga dal primo chilometro, sul circuito della Torretta); 5° a Gallese (strana crono in discesa) e ancora a Toffia (gara, questa, un pò beffarda, perchè, nelle ultime posizioni durante il tratto turistico in discesa, mi accorgo tardi che al via volante partono due in fuga, che inseguo per tutta la gara, senza ricevere cambi -e alla fine due compagni di viaggio mi fanno anche la volata per il 3° posto-); 6° a Terni (porto via la fuga sul Montefranco, poi tiro la volata a Caresta, che ha un bello spunto, ma arriva 2° ed io ultimo di sei), 6° a Rieti ed a Castel S. Benedetto (attendo l'arrivo in salita, ma parte come al solito la fuga in pianura e non ho compagni che mi possano aiutare).

 Corro sempre all’attacco, sono autore di una serie di fughe, le porto spesso all’arrivo e poi mi contento, lasciando per strada qualche vittoria di troppo. In salita sempre in testa, a sfoltire il gruppo.

Formo con Paolo Caresta una coppia affiatata e vincente.

 Ricevo il Premio S. Valentino per l’attività sportiva.

A fine anno decido di porre fine all’esperienza amatoriale (si profila la Laurea in Lettere, che arriverà nel Marzo ‘85).

Ho fatto l’allievo, ho fatto il dilettante, ho fatto l’amatore, ho vinto e perso. Allora mi dico: “Non corro più”.

 

 

 

 

 

 

 

 

ANNI 1984/1992

Il ciclismo è alle spalle e sembra  ormai un’esperienza conchiusa.

7 anni di gare, chilometri tanti, le gare giovanili, la pagina dilettantistica (forse troppo breve), quella amatoriale, momenti esaltanti e momenti difficili, addirittura amari; la gioia d’assaporare la vittoria solitaria. Ora è il momento di fare  altre cose.

Ecco la Laurea in Lettere col massimo dei voti (nasce un’altra passione,  quella letteraria).

Ecco il Corso A.U.C. di Cesano, per fare il Servizio militare da Ufficiale (Aprile ’85).

Ecco la nomina a Sottotenente di Fanteria e il trasferimento a Foligno (le prime responsabilità, i primi Stipendi  -Settembre ’85-).

Ecco l’inizio della carriera d’Insegnante nell’Ottobre ’86 (Nomina annuale all’ITC di Rieti).

Si accendono  -e si consumano in fretta- le più varie passioni  (la musica, le foto, infine i viaggi).

Poi il Matrimonio  con Teresa (Maggio ’92) e il trasferimento a Rieti.

 

 

 

 

 

 

 

Ma lo sport è per me un’abitudine di vita, cede un poco il posto ma non viene mai meno. Il sudore e la fatica  m’occorrono come il sole e l’acqua ai germogli in fiore.

In quest’anni mi tengo in forma correndo a piedi tutti i giorni sulle strade e i sentieri della Bassa Sabina (Il giro delle Rovane, Castel S. Pietro, il Campo sportivo), di norma da solo e possibilmente al tramonto, col cronometro in mano.

Corro per un totale di 13.000, forse 14.000 Km.

 Poi partite a calcetto oppure a tennistavolo  (ho un bel rovescio e non gioco male , vinco qualche Torneo di paese).

 

Ma a Rieti, nell’estate ’92, torno a pedalare nella Piana sopra una mountain bike da quattro lire (presa a papà) e rinasce la passione per la bici.

In Settembre ecco una nuova bicicletta da corsa: una Motta gialla e nera, acquistata nel negozio di Porta Romana, con la quale tornerò alle gare, “tanto per provare”.

 

 

 

 

ANNO 1993

Marzo, Nucleo Industriale, prima gara. Ricomincia l’avventura  ciclistica. Corro per il G.S. Dolphin di Rieti di Luciano Santarelli.

Trovo un ciclismo radicalmente cambiato: spariti gli indumenti in lana, via gli scarpini traforati, i pedali a gabbietta, il cambio a manettino, il casco a strisce di gommapiuma, il balsamo-sifcamina; la ruota libera è ormai ad otto rocchetti, il 42 per la salita è diventato un più comodo 39 (e dietro puoi mettere anche un 25 oppure un 26 e salire ovunque); ecco il cambio al manubrio, i pedali a sgancio rapido, il corredo in Wind/Stopper, gli integratori, il casco rigido. E' un altro mondo.

All'inizio stento parecchio, poi ritrovo il passo in salita ed ottengo buoni piazzamenti a Portaria (bella gara), a Montereale e nella Cronoscalata di Lugnano (prima vittoria di categoria). 14 corse e 9.000 Km.

 

 

ANNO 1994

Di nuovo a discreti livelli. Corro 20 gare, tra cui prove importanti della F.C.I. (il Campionato Regionale ad Oriolo Romano, il Criterium Tricolore a Magliano dei Marsi, il Trofeo dello Scalatore da L'Aquila a Campo Imperatore).

Arrivo 3° nella dura Cronoscalata di Raiano, in Abruzzo (uno dei primi risultati importanti); prestazione molto bella e cercata, dopo il ritiro dell'anno precedente; 5° a Cittaducale (fuga a sei e bella gara, ma volata sullo strappo in salita decisamente poco brillante); 7°, dopo una lunga azione a dodici, da me iniziata, lungo il Lago del Salto, a Pratoianni; 10° a Borbona; 13° nella I edizione della Rieti-Terminillo, con arrivo a Sella di Leonessa (percorso unico), prima Medio Fondo da me affrontata. Questi risultati (assoluti) non fruttano curiosamente nemmeno una vittoria di categoria, tuttavia mi batto bene e la stagione è da valutare come positiva.

 Butto via la gara a Fonte Colombo che potevo vincere (la fuga a tre ed il litigio per un traguardo volante, che fa naufragare l'azione). 10.500 i Km percorsi.

E’ l’anno della nascita di Alessandro (Teresa, che mi aveva seguito l'anno prima, lascia il testimone a mio padre).

 

ANNO 1995

Annata poco felice. Problemi con la riverniciatura della bici.  A Maggio cado e mi lusso la spalla (dopo un inverno di acciacchi e tosse). Provo a raddrizzare le cose, senza troppa convinzione. Preparo alla meglio il Campionato Italiano AICS e arrivo 13° (Rieti, Luglio).

Ottobre: vinco il Campionato Provinciale AICS, al Nucleo Industriale, salvando la stagione. Totale 7 gare e 9.000 Km.

 

 

ANNO 1996

Accantonata l’idea di smettere, decido di passare alle Gran Fondo.

Corro il Tour d’Italia (allora unico Circuito nazionale), disputando 9 prove (8 Gran Fondo e la scalata dello Stelvio), tra cui la Fausto Coppi di 243 Km, col Colle dell’Agnello, il Vars e la Maddalena; ma la Gran Fondo memorabile è quella della Maremma (208 Km), la fatica più grande della carriera (i 50 chilometri finali). Non abituato alle grandi distanze, vado in crisi ai meno cinquanta, con crampi sempre più violenti; è una via crucis; vado alla deriva, soffrendo le pene dell'inferno, specie sul Cerro Balestro; i chilometri non passano mai. Riesco infine  a concludere la prova al 28° posto. Di grande asprezza anche il Gargano, la Majella e la Rieti/Terminillo, che però affronto meglio, ormai abituato alla distanza.

Arrivo tre volte nei primi 30 assoluti e 20° nella Classifica generale finale. E' un'esperienza nuova ed importante, ma l'organizzazione non è all'altezza, sicchè decido di non partecipare più ai Circuiti di Gran Fondo, con classifiche finali, ma di scegliere singole prove.

Corro anche una decina di gare brevi, con buoni risultati (tre vittorie di categoria a Rieti, Corvaro e Poggio S. Lorenzo). Vinco il Campionato Provinciale AICS, per il secondo anno.

 Scalo  il Passo Manghen,  il Pordoi e il Falzarego. Con le Gran Fondo nasce l’idea di confrontarmi con le più importanti vette italiane, anche e soprattutto al di fuori delle gare.

Premiato dall’AICS di Rieti per il titolo provinciale e l’attività granfondistica. La mia figura comincia ad avere un certo risalto sulla stampa locale e un piccolo spazio su quella nazionale (Qualche  foto e qualche citazione su “Cicloturismo”, “Ciclismo” e “La Bicicletta”). Nell’anno 20 competizioni e 11.500 Km.

 

 

 

 

 

 

 

ANNO 1997

Anno travagliato: varicella ad Aprile e morbillo a Giugno; e tuttavia, in un anno del genere, arrivo 2° alla Tre Passi Umbri (percorso breve); 11° alla Parchi d’Abruzzo (percorso Medio); 18° alla Rieti-Terminillo (Medio Fondo).

Nelle gare in circuito vinco la categoria per il secondo anno consecutivo a Poggio S. Lorenzo e, a Settembre, il titolo di Campione Regionale UISP su strada a Belmonte. La gara di Poggio S. Lorenzo è particolarmente felice, al di là dell'oggettivo risultato; affrontata pochi giorni dopo la seconda malattia, forte solo dell'aver mantenuto (anzi migliorato) il peso, è una specie di scommessa, perchè la corro con pochissimi Km nelle gambe; ed invece arriva la seconda vittoria  consecutiva, con un bell'assoluto.

Corro (e vinco) Raduni e gare sociali (Petrella, Cronoscalata del Fuscello), A Luglio affronto il Block Haus, dal versante di Roccamorice. M’impegno come organizzatore di gare e dirigente, coordinando il settore Ciclismo dell’UISP.

 Stagione in fondo felice (forse proprio per le tante avversità, affrontate e superate). 22 gare e 11.800 Km.

 

 

 

 

ANNO 1998

Anno di ottima salute, non sempre sorretto da grande volontà di gareggiare. Tante, bellissime salite (la mia vera passione -ormai sono un accanito  "Cacciatore di Colli"-).

Abbastanza bene le Medio Fondo: 15° nella Medio Fondo dei Sabini; 12° nella Due Regioni di Spoleto; 10° nella Gran Fondo del Turano a Frasso.

Bene, soprattutto nel finale, le gare brevi: 3° a Canistro (vittoria buttata); 6° a Rieti; 8° nella Crono del Crocifisso di Todi; 8° sia a  Toffia che a Cittaducale; 9° nella Cronoscalata di Monte Salviano.

Scalo le Tre Cime di Lavaredo, il Giau, il Fedaia, il S. Pellegrino, il Sassotetto. Scopro strade nuove ed ascese.

Alla fine della stagione 22 gare e 11.700 Km. Dopo 6 anni col Gruppo Dolphin di Rieti, cambio squadra.

 

 

 

 

 

ANNO 1999

Corro per la Vuenne di Rieti. Altro anno di buona salute, travagliato per motivi diversi: innanzitutto la rottura di due telai, poi tre gare annullate, infine la squalifica (per scia) rimediata nell’ultima gara stagionale; tutto questo  lascia l’impressione d’un’annata deludente; e invece non mancano gli elementi positivi: la bella prima parte di Maggio (8° e 6° nelle Medio Fondo di Frasso e Forano; 1° nel Trofeo Radiomondo, davanti al giovane Bianchetti), la seconda parte di Giugno (9° a Cittaducale e ad Avezzano, 13° nella Medio Fondo dei Parchi d’Abruzzo); ancora il 2° posto ottenuto a Vazia, sul Circuito di via Maestri del Lavoro.

 Da ultimo alcune belle scalate, come Campo Catino e il Block Haus (da Lettomanoppello). Totale 22 gare e 10.000 Km.

A fine stagione annuncio il ritiro dalle corse (esce sul Messaggero il pezzo “Antonelli record lascia l’agonismo”).

 

 

 

 

ANNO 2000

E invece no. Ci ripenso e, dopo 4 mesi lontano dalla bici, riprendo, sia pure con l’intenzione di allentare l’attività agonistica, limitandola a qualche Medio Fondo.

“Emigro” in Umbria  - tesserandomi col CSI Spoleto-  e metto insieme una stagione alla fine interessante con 14 gare (6 Medio Fondo) e risultati più che discreti;

tra i migliori il 10° posto nella Gran Fondo Rieti-Terminillo di 170 Km (grossa sofferenza) e  l’8° nella Medio Fondo dei Parchi d’Abruzzo, con una bella ma tardiva azione finale, con la quale stacco il Gruppo e vado ad avvicinare i 7 fuggitivi.

Tra le fatiche maggiori, il percorso lungo della Tre Passi Umbri, col valico di Gavelli ed il Muro di Meggiano. Gara tra le più massacranti ch'io ricordi.

A Luglio scalo il Valles, il Nigra, il Lavazè  il Sella e l’Alpe di Pampeago. In Ottobre esce il pezzo “Antonelli un professore in bicicletta”, sul Corriere di Rieti. Premiato a Cannaiola come miglior atleta del CSI Spoleto alla presenza dei Presidenti regionali FCI e CSI.

11.000 i Km percorsi.

 

 

ANNO 2001

Passo tra i Veterani (40° anno d’età!) e dovrei sfruttare il salto di Fascia, però faccio pochi sacrifici e corro sovrappeso tutto l’anno. E tuttavia  -pur faticando soprattutto in salita-  riesco a realizzare delle belle fughe (la gara d’apertura a Rieti, l’attacco di Fiano, la lunga fuga a 4 di Podgora ad Agosto) raccogliendo risultati validi nelle gare più brevi (un terzo, un quinto e  diversi piazzamenti tra i primi 10). 1° classificato nel Trofeo CSI Spoleto categoria Veterani (classifica di rendimento delle Medio Fondo umbre).

Notevole lo spazio sulla stampa; tra gli altri spiccano il pezzo sul Messaggero in Aprile “Antonelli e le grandi salite” e quello sul Corriere di Rieti  “Una vita sulla bicicletta” (uscito in Settembre per i 40 anni); in tutto 6 i titoli di giornale.

A fine anno (12.300 km e 20 gare), mi metto sotto per dimagrire e aumento i carichi d’allenamento: Autunno intenso.

 

 

 

ANNO 2002

 Annata da ricordare. Dopo un Autunno con molta bici, mi alleno sodo e scendo di peso. Mi attesto tra i 72 e i 73 chili, aumento le uscite, cancello  il riposo del Lunedì. Ogni settimana 350 Km, spesso 400. Il fisico risponde in modo positivo.

Ne vien fuori una stagione da record. 31 gare disputate, 31 finite. 17 piazzamenti assoluti nei primi 10. 9° alla Gran Fondo Rieti-Terminillo (primo dei reatini -nonostante una caduta in allenamento pochi giorni prima-); 9° e vincitore di categoria alla Gran Fondo del Trasimeno (con una bella azione nel finale, dove stacco sull'ultima salita il gruppo e arrivo sulle code dei fuggitivi); 8° a Torri, nella Medio Fondo dei Sabini, 13° alla Medio Fondo Due Regioni a Spoleto; abbasso tutti i tempi in salita, fatti segnare negli anni precedenti; sono spesso il migliore dei reatini, finisco in crescendo le corse.

Moltissime le gare brillanti:  piovono i piazzamenti assoluti di riguardo; ad Albano sono 3°, dopo una fuga a 5 molto bella; a Sonnino 4°, con un bel numero sulla salita finale; e ancora Monteleone Sabino (5°),  Colvalenza (6°, ripreso a pochi metri dal traguardo), Pescina (6°, nella corsa dei 4 Passi), Mola Cavona (6°), Cronoscalata di Monte Salviano (8°), Bassano in Teverina (7°), Lariano (8°), Rieti (8°), Cerchio, Cisterna, infine Poggio Fidoni. Sempre tra i migliori per tutta la stagione e su ogni tipo di percorso.

Ma il fiore all’occhiello è il titolo di Campione Italiano su strada del C.S.I., ottenuto a sorpresa a Cesenatico, grazie alla bella prova a cronometro sui 14 Km del Passo del Sogliano (22 Giugno), che mi regala la vittoria per somma di punti con la gara in circuito (in cui ero arrivato 2°); la soddisfazione è grande, perchè è il mio primo titolo italiano (seppure di Campionati Italiani io ne avessi sempre corsi pochi); ottenuto senza squadra (la spedizione è formata da me e Mirco Conti, senza alcun altro appoggio), battendo il forte bresciano Mor. Vittoria inattesa, visto che il Mor mi precedeva dopo la gara in circuito ed era sulla carta più scalatore di me.                                                             

 Percorro 18.300 Km (Record assoluto). Anche dall’avara piazza reatina arriva più di un complimento.

Grande risalto sui giornali: in Marzo esce sul Messaggero il pezzo “Tutti i passi di Antonelli”, lunga intervista sulla carriera sportiva e sul ciclismo; in Giugno, sul Corriere di Rieti, in apertura della pagina sportiva, “Antonelli mette il sigillo tricolore”; altri pezzi significativi sul Corriere Laziale, il Giornale dell’Umbria e il Corriere dell’Umbria; in tutto 18 titoli, tante foto  e una lunga serie di citazioni.

 Preparo  la nuova stagione con grande puntiglio.

 

 

 

 

 

 

ANNO 2003

Anno intenso e difficile. Venendo da una stagione felice, mi sento in dovere di confermare, anzi migliorare i risultati ottenuti, onorando il titolo di campione italiano e dimostrando di saper essere vincente.

Mi alleno duro, comincio la stagione in anticipo, vado più forte del 2002, inizio a correre presto con 5 corse in carniere già nel mese di Febbraio, ma c’è una certa tensione e la voglia di strafare.

La fortuna non aiuta; salti di catene, forature, uscite di strada, contrattempi per tutta la stagione. La cattiva sorte mi frena in più occasioni: Testa di Lepre, Spoleto, Orvieto, Spello (la forcella rotta nell'ultima discesa).

Pure i risultati non mancano, perché la gamba è buona e le gare numerose: 5°, in una volata di gruppo a Nettuno; 3° a Colvalenza, superato negli ultimi metri per il secondo anno di fila, stavolta di un soffio; 8° a Rieti; 4° a Lariano nella classica corsa della vigilia di Pasqua, dopo 45 Km di fuga corsi con grande generosità (pronti-via, vado all'attacco, mi si accodano 6 buoni corridori, si tira a tutta; il gruppo sferzato dai Ferioli insegue per tutta la corsa; a pochi km dall'arrivo rientrano in 8 e le energie sembrano al lumicino; ma sullo strappo finale ancora sprinto con le ultime forze e mi piazzo 4°).

 Vincitore di Fascia a Marane di Sulmona, con una bella volata, in una gara resa selettiva dalla salita di Pacentro ed a Papigno nel Trofeo Viali (altra bella volata, sullo strappo finale, in una gara scremata dalle salite della Forca d'Arrone e Collestatte, mi piazzo al 6° posto assoluto, ma vinco la classifica di Fascia); 6° a Portaria (vincitore di categoria) e 6° anche a Fiano; 7° a Monte Salviano, nella Crono in salita, col nuovo personale (13'00", media 27 Km/h); 4° a Capranica, in una volata di gruppo (ora mi difendo anche in questo esercizio!).

 Altre belle prove a  Sermoneta (tutta la corsa in fuga, prima da solo, poi in coppia, poi con altri 6, tra i migliori del Lazio), a Cori Valle,  nella corsa in salita Teramo-Prati di Tivo, a Sonnino ed a Piscina Cardillo e nella gara di chiusura a Morlupo a fine Ottobre.

Nell’anno 21 titoli (seppure meno belli dell’anno precedente) su varie testate giornalistiche (belle foto a colori su “Ieri & Domani” e sulla brochure della Festa nazionale del ciclismo di Spoleto). Piovono i giudizi lusinghieri dagli avversari più sportivi; manca però la vittoria assoluta.

Stagione di gare lunghissima  -dal 2 Febbraio al 26 ottobre-  che frutta il record personale (41 competizioni e 2.700 Km in corsa). 18.000 i Km dell’intera stagione.

 

 

 

 

 

 

ANNO 2004

E’ l’anno delle cronometro; ne corro ben 6 (record assoluto) e  -a sorpresa-   tiro fuori da lì i maggiori risultati. 3° (e 1° di Fascia) nella Cronoscalata di Morro; 1° di categoria nella Vazia-Coccodrillo (altra Cronoscalata); vincitore di Fascia a fine stagione del Trittico Laziale, con un 2°, un 5° ed un 6° posto nelle tre prove (e due vittorie di Fascia, a Leonessa e a Rieti, sul percorso lungo le Comunali).

In tutto 5 vittorie (e pazienza se lo spessore   non è sempre elevato). Comincia a nascere l'idea di specializzarmi nelle Crono, ma questo progetto prenderà corpo solo a partire dal 2007.

A dare maggior lustro, il 2° posto al Campionato Italiano CSI, sempre a cronometro, ottenuto in Giugno a Verona, sul percorso delle Torricelle (vittoria buttata: corro il Campionato in linea il giorno prima e vengo battuto da un atleta arrivato fresco e concentrato per quello a Cronometro del giorno dopo).

Al di fuori delle crono, note meno confortanti. Discretamente le Medio Fondo (Medio Fondo della Pace a Spello - con un bel 6° posto assoluto ed il 2° posto di categoria- e Medio Fondo del Tartufo a Valtopina le migliori -dignitosa la prova nell’aspro Lungo della Tre Passi Umbri-); meno bene le corse in circuito, a parte il bel numero nella gara di Campagnano, dove mi piazzo 6°, ma devo contentarmi di un altro 2° posto di categoria; manca la brillantezza, mancano le progressioni e i bei finali dei due anni passati. Troppi piazzamenti di secondo piano e una gamba un po’ meno buona. Totale: 26 gare corse, tutte finite. Nell’anno 5 titoli e 2 foto sulla stampa.

15.700 i chilometri percorsi.

 

 

ANNO 2005

Stagione di poche gare (tento di  lasciare per gradi l’agonismo), penalizzata  da tanti malanni (tre volte l’influenza, due volte le coliche renali) e da un leggero sovrappeso (dopo tre anni di ottima forma); tuttavia lotto all’inizio senza tirarmi indietro, con qualche risultato: 8° a Campagnano, con una bella azione nel finale; 11° a Leonessa; 13° a Cittaducale; 22° (2° dei Master 3) alla “Due Mondi” di Spoleto; preparo come posso il Campionato Italiano CSI, che si svolge a Rieti ed arrivo 12° assoluto (4° dei Veterani); ultima gara il 26 Giugno a Valtopina (Gran Fondo del Tartufo -140 Km-), dove mi piazzo 13°, ottenendo il titolo regionale umbro.

Ad Agosto scalo in una giornata di pioggia il Fauniera (uno dei passi più duri d'Italia) e -in Francia-  l’Izoard, il Galibier e l’Alpe d’Huez in un bel soggiorno tra il Piemonte e la Francia.

Ancora un pò di spazio sulla stampa (due titoli e cinque foto).

Nell’anno percorro 15.100 Km (inclusa la spin bike).

 

 

 

 

ANNO 2006

Anno di poche gare (quasi più niente agonismo) ma condito di molte belle uscite e tanti chilometri; nelle 10 corse (con due Gran Fondo ed una Medio Fondo), i risultati di rilievo vengono dalle crono: 4° a Micigliano  -gara in salita-  (1° di categoria), 4° a Rieti, sul circuito delle Comunali e 5° a Borgo Sabotino (1° di Fascia). Questi buoni esiti mi rinforzano nell'idea di cominciare a dedicarmi alle gare contro il tempo.

 Ad Agosto soggiorno in Val Pusteria, con scalata del Monte Zoncolan da Ovaro (per molti la salita più dura d’Italia), del Plan de Corones, del Passo delle  Erbe, dello Stalle, del Furcia e del Passo Valparola.

 In Marzo esce un pezzo sul Corriere di Rieti sui 30 anni di ciclismo; in tutto tre titoli e una foto sulla stampa. Scopro nuove salite in Umbria e realizzo uscite importanti, come i 180 Km a Maggio da Rieti a Visso e ritorno e una bella serie di Lunghi.

 Salute buona, sempre. Nell’anno percorro 18.000 Km.

 

 

 

ANNO 2007

Dopo un Autunno volitivo, sono in buona forma e domino molte delle  uscite in gruppo; poi se ne va Papà, di colpo, senza preavviso (proprio nei giorni in cui va in stampa  un pezzo alla carriera sul Tempo di Rieti).

Riprendo a forzare ad inizio Aprile: vinco il Memorial Filippi sulla salita di Collelungo (1 Maggio).

 Partecipo al Trittico a Cronometro delle Acli: a Roma (24 giugno) vinco la gara che si snoda tra Piazzale Clodio e la Panoramica di Monte Mario, battendo il Campione italiano Canuzzi; è una bella vittoria assoluta, che premia -forse- la mia tecnica e l'accurato sopralluogo; il percorso, con poca pianura e la Esse di Monte Mario, da affrontare due volte, non avvantaggia i passisti puri e la bici da crono (che io non ho); si vince salendo forte sulla Esse e rischiando qualcosa a scendere, lungo i curvoni. Mi scaldo presto e provo più volte la discesa; concentrato come poche volte, ottengo una bella soddisfazione, che mi convince che le Crono possono essere il mio terreno.

la Domenica dopo (seconda prova) arrivo 3° a Tor Vergata. A questo punto decido di dedicarmi alle Cronometro in modo più specifico. Adatto sempre meglio la mia bici da strada.

Ad Agosto scalo il versante più bello dello Stelvio, il Rombo, il Giovo, il Cevedale e la Val Senales (bellissimo soggiorno a Merano).

Si va alla conclusione, colle crono di ottobre: ottima gara alle Frattocchie (Trofeo Pinarello): arrivo 4° assoluto e 1° di Fascia, coi migliori in corsa; chiudo l’anno a Tor Vergata, con un 7° posto, che mi frutta la vittoria nella classifica finale del trittico ACLI. Bilancio finale 14 corse e 16.300 Km.

A fine stagione lascio, dopo 8 anni, il Bici Club Spoleto.

 

 

ANNO 2008

Passo al G.S. Capobianchi di Acilia. Prime gare in Marzo: arrivo 8° al Nucleo e 9° a Colvalenza. A fine mese acquisto la bici da cronometro  (una Bianchi Liquigas usata): prime prove e test sulla nuova macchina; l'esercizio del Crono mi appassiona e le alte velocità, unite al suono della ruota lenticolare diventano per me il "Volo Magico".
Ad Aprile arrivo 5°, in volata, a Villa Reatina. A Maggio bella gara a Solfagnano: nella cronometro a coppie, corsa con Peter De Cupis, arrivo 2° (1° di Fascia), coprendo i 16 Km in 21' 19'', alla media di 45,1 Km/h, prestazione lusinghiera.
Tra Maggio e Giugno, corro il Trittico ACLI a cronometro: mi piazzo 5° a Tor Vergata, 4° (1° di categoria) a Pescasseroli, 1° nella cronometro di Roma/Piazzale Clodio, vincendo la classifica generale. Bella la premiazione finale, tenuta nella cornice splendida di Piazza del Popolo e ripresa dalle telecamere di Rai Tre.

 Subito dopo altra prova contro il tempo (stavolta in salita) a Todi, con arrivo nella Piazza Grande e 5° posto.

A Luglio soggiorno alpino a Bormio: scalo i versanti più duri del Mortirolo, del Gavia e del Bernina.

Rientro alle gare ad Agosto: 8° nella Cronoscalata d'Abruzzo a Civitella Alfedena (col muro finale al 22%). A Portaria (nel classico Memorial Leorsini) altro 8° posto (2° dei Veterani); dopo una brutta bronchite, riprendo ad Ottobre, nella cronometro delle Comunali e mi piazzo 2° (1° di Fascia). A Novembre finale di stagione a Torvaianica: colgo un 7° posto (1° di categoria). Dicembre peggio di Settembre: lunga serie di malanni, che m'impediscono di uscire in bicicletta. Chiudo l'anno con 20 gare e 7 vittorie, tra assolute e  Categoria. Km percorsi 14.600.

 

 

 

ANNO 2009

Comincia male la stagione 2009: piove sempre e problemi di salute. Mi rimetto sotto e mi alleno duro all'inizio di Aprile: a Tor Vergata  (prima prova del Trittico Laziale) corro la cronometro a terzetti, con Ferminelli ed Austeri  e mi piazzo 3°. Si riparte.

A Maggio bella prova a Rieti, sempre a cronometro, sull'ormai classico circuito delle Comunali (seconda prova del Trittico): corro gli 8 Km e 200 alla media di 45 all'ora e mi piazzo 6°, coi migliori laziali alla partenza;  in Giugno, a Borgo Vodice, ultima prova del Trittico; in una mattinata di pioggia e vento, arrivo 7° (1° di categoria) e vinco di nuovo la classifica finale, in quella che è  la 500° gara della lunga carriera. Festeggio l'evento a Borgo Sabotino, lì dove ero salito per la prima volta su una bici da corsa.

 A metà Giugno scalo il Block Haus da Roccamontepiano/Passo Lanciano (ultimo versante che mi restava da fare).

A Luglio scalo il versante svizzero dello Stelvio (l'unico che mancava nella mia collezione), il Quaira , il Costalunga ed il Passo delle Palade (soggiorno a Merano).

Ad Agosto (dopo la vacanza marina) niente gare e tanti Km: in tre settimane metto in cascina 2.000 Km. Mi ributto nella mischia a Settembre: a Guidonia  mi piazzo 8° nella  Coppa Lazio.  Ad Ottobre è tempo di crono: ad Isernia (sulla notevole distanza dei 28 Km)  raccolgo un 3° posto (1° di categoria) assai positivo.

Meglio ancora ad Ostia, nel Memorial Rigucci (11 Ottobre): sui 9 Km della Litoranea volo oltre i 46 all'ora in sella alla Bianchi e vinco la gara:  successo pieno e bella soddisfazione. La notte ha piovuto e la strada s'asciuga appena in tempo; il percorso è filante, tutta la litoranea fino alle porte di Ostia, quando si svolta per entrare nella Pineta; un'automobile fa inversione al mio passaggio e devo toccare i freni, sembra segnata ed invece faccio segnare il miglior tempo, che rimane tale fino alla fine per soli 3 secondi.

Chiudo la stagione il 1 Novembre a Tor Vergata, con un 5° posto; nell'occasione sono premiato per la vittoria nel Trittico Laziale. Subito dopo esce un  pezzo sul Corriere di Rieti dedicato alla stagione 2009. A fine anno percorsi 16.200 Km.

 

 

ANNO 2010

L'annata comincia subito con le prove contro il tempo: a Ladispoli (I prova della Coppa Lazio) arrivo 3° su 130 partenti. E' un buon inizio. Nelle gare successive raccolgo meno. Dopo la gita a Praga, mi metto a dieta: tolgo 4 chili e mi rimetto in sesto; vado forte a Tor Vergata, portando via la fuga, ma sbaglio volata e chiudo 11°; a Piediluco attacco tutta la corsa, ma raccolgo solo un  13° posto. Finalmente a Cantalice (cronoscalata) metto a frutto la condizione: 5° posto e vittoria di categoria (salgo alla media di 23,6 Km/h -niente male-). Sono in forma, ma a fine Giugno ed inizio Luglio non vado oltre il 7° posto nella crono di Rieti, però riassaporo belle sensazioni nelle mie uscite in salita. Il peso è stabile a 72 chili, mi diverto parecchio e i crono in salita sono assai buoni.

Realizzo belle uscite (memorabile il "Giro della Morte", da me inventato, di 155 Km, con Forca Scentelle, Gavelli e Vallonina).

Ad Agosto sono in Francia e scalo il Ventoux, il Tourmalet, l'Aspin ed il Peyresourde, chiudendo il cerchio dei più importanti colli del Tour. Subito dopo esce un bell'articolo sul Corriere di Rieti, che celebra l'evento.

Corro la Cronoscalata d'Abruzzo a Civitella Alfedena: salgo bene e chiudo 5° (1° di categoria). Partecipo al Fanini e ottengo un beffardo 2° posto (salita accorciata all'ultimo momento e gara falsata).

Ancora salita: partecipo alla Teramo-Prati di Tivo a distanza di 7 anni e abbasso il mio personale: 49'13" (18 Km/h), gran tempo, però mi frutta solo l'11° posto.

Vado a Sermoneta per la terza prova del Trittico a cronometro. mi piazzo 6° e, dopo 3 anni, non vinco la classifica finale (un pò sfortunato, perchè parto tra gli ultimi e corro sotto la pioggia).

Ad Isernia miglioro di molto la prestazione dell'anno precedente, sui 28 Km contro il tempo, ma chiudo ancora 6° (1° di categoria)

Concludo la stagione a Grosseto, arrivando 7° nella cronosquadre corsa con Ferminelli, Diomedi e Massarucci.

Nell'anno percorro 15.500 Km.

 

 

ANNO 2011

Passo al Team Bicimania di Terni e comincio la stagione, a Gennaio, pedalando tra i Sassi di Matera.

 A Todi (20 Marzo) prima prova positiva: arrivo 7°, piazzandomi 2° di categoria dietro a  Colagè, vincitore assoluto.

Subito dopo inizia la serie  delle crono: a Torvaianica colgo un 4° posto, ottenendo la prima vittoria di categoria. Ad inizio Aprile corro la Cronoscalata di Sperlonga ed ottengo il successo pieno, correndo i 5 Km a quasi 28 di media.

Pasqua in Toscana, dove scalo il  S. Pellegrino in Alpe, severissima ascesa.

Chiudo Aprile a Torvergata, raccogliendo un altro bel risultato a cronometro: 2° (con altra vittoria di categoria).

Maggio parte bene: mi piazzo 9° nella corsa in salita Subiaco- Monte Livata; poi 7° (1° di categoria) nella cronometro di Palidoro.

Vinco poi il Memorial Filippi, sulla salita di Collelungo,  4 anni dopo il primo successo.

A Settebagni arrivo 5°, nella Cronoscalata della Marcigliana, chiudendo bene il mese di Maggio.

Giugno intenso: arrivo 9° (1° di categoria) nella Cronoscalata di Allerona.

A Terni si disputano i Campionati Italiani Aics: vinco il titolo e la maglia tricolore nella prova a Cronometro, mentre regalo la maglia nella prova in Linea il giorno dopo, piazzandomi 2° (male informato, non faccio la volata, credendo che nella fuga ci fosse un atleta della mia categoria).

Cerco altra gloria alla Due Giorni Sabina, gara articolata su due tappe, una a cronometro ed una in linea.

Parto non troppo bene con la Crono, dove chiudo al  14° posto (2° di categoria), consolandomi con la vittoria assoluta nella classifica del Pentacrono (è la 4° vittoria nel Circuito).

Il giorno dopo fatico molto, ma con buoni frutti. Sui 121 Km della Gran Fondo, arrivo 13° assoluto, ma ottengo la doppia vittoria di categoria: vinco tappa e classifica finale, chiudendo bene il mese di Giugno.

Ad inizio Luglio scalo il Catria ed il Nerone (soggiorno a Gubbio).

Metà Luglio: sono a Segni, per il Trofeo San Bruno (cronoscalata in Notturna): vinco la gara, battendo, al di là di ogni previsione, i migliori ciclisti del Lazio (Cecconi, Greco e Carpentieri); gara rocambolesca; un problema di corrente (saltata del tutto nella parte iniziale del tracciato) fa slittare la partenza; attendiamo più di un'ora alla Porta Saracena, dove è previsto il via; fa quasi freddo; non riesco a scaldarmi in nessun modo e parto nervoso; scarico la tensione sui 1.500 metri del percorso, migliorando il Record di gara. Arrivo asfittico (ho dato tutto). Vittoria piena -sorprendente- e notte da ricordare.

Sulle Dolomiti scalo il versante Sud del Manghen, il Duran, il Rolle, il Calaita ed il terribile Rifugio Caltena.

Dopo il mare, corro a Civitella Alfedena:  5° posto e vittoria di categoria (come l'anno prima, però miglioro di 8" il tempo di scalata).

A S. Pietro di Poggio Bustone, arrivo 3° nella Cronoscalata (1° di categoria).

Settembre: m'iscrivo alla Cronoscalata degli Ulivi, a Spello e mi piazzo 6° (1° di categoria), battendo il  mio personale (19'07").

Il giorno dopo pago un pò lo sforzo nella Teramo-Prati di Tivo, chiudendo comunque 11° (2° di categoria).

Ad Ottobre corro la cronometro di Colli a Volturno (Isernia), piazzandomi 7° assoluto e 1° di categoria.

Il giorno 23 muore mamma, a Montopoli, dopo una lunga malattia.

A fine mese esce un bel pezzo (con tre foto) sul Corriere di Rieti.

Chiusura dell'anno ad Ostia, con la Cronosquadre. Corro con Stefano Ferminelli ed Ernelio Massarucci: grande prova e vittoria piena: corriamo i 19 Km in 24'52", alla media di 45,8 Km/h.

Quinto successo assoluto e sedicesimo di categoria, in una stagione al di là di ogni attesa.

Nell'anno percorro 17.400 Km.

 

 

ANNO 2012

La stagione inizia presto, colla gara all'Autodromo di Vallelunga, l'8 Gennaio. Poi, a Febbraio, arriva la neve, ed è dura allenarsi.

A fine mese corro la Gran Fondo Cesarini, affrontando il Corto di 93 Km. Mi piazzo 2° di categoria, chiudendo nel gruppo dei migliori. Esce un pezzo sul "Corriere di Rieti" (Antonelli prepara la nuova stagione).

A Torvaianica prima crono dell'anno: buon 5° posto e vittoria di categoria. Il giorno dopo mi piazzo 10° nella classica gara di  Colvalenza.

A Sperlonga (posto magnifico) cerco di rivincere la Cronoscalata: ci vado vicino, mancando la vittoria per 5": 3° assoluto e 1° di categoria.

Ancora contro il tempo a Torvergata a fine Aprile: arrivo 7° (2° di categoria).

Tento la fuga a Piè di Moggio: resto al vento per 58 Km e vengo ripreso dal gruppo. Grosso peccato.

Dopo la gara del Monte Catria, non fortunata, corro ad Allerona, nella I Prova del Trofeo dello Scalatore: mi piazzo 8°, vincendo nettamente la mia categoria.

Ad Aprilia corro una crono di 13 Km, valida come IV Prova del Pentacrono: ottima gara. 4° posto assoluto ed una bella media (44 Km/h). La gara è vinta dal solito Pasquini. Il giorno dopo, a Collelungo, arrivo 2° nel Memorial Filippi (1° di categoria).

A Giugno si corrono a Bastia Umbra i Campionati Italiani Aics.

Difendo con successo il titolo di campione Italiano a Cronometro: copro gli 11 Km del percorso in 15'32", alla media di 42,5 Km/h.

Una è fatta.

Il giorno dopo tento l'accoppiata nella prova in linea; mi preparo bene il terreno, avendo staccato in finale gli avversari di categoria, ma ad una rotonda mi fanno sbagliare strada (ero solo, tra i fuggitivi ed il gruppo dietro). Raggiunto da tre (tra cui un corridore della mia categoria) lo batto in volata, ma il giudice assegna la vittoria a lui, per  scorrettezze (per me è stato lui a commetterle, ma pazienza).

A fine mese, corro la Crono della "Due Giorni Sabina" (190 partenti); mi piazzo 11°, vincendo la classifica di categoria e la classifica finale del Pentacrono.

Ad Allerona, ancora Crono (salita di Villalba), seconda prova del Trofeo dello Scalatore: mi piazzo 6°,  vincendo la  categoria.

A fine Luglio scalo, in Francia,  la Bonette, il colle più alto d'Europa, ma anche la Lombarda, il Sampeyre, il Foscagno, il Bernina e -ancora una volta- lo Stelvio.

Dopo le vacanze marine, con bici al seguito, mi presento a Piegaro, per la dura Cronoscalata del Montarale: gara no. Sbaglio percorso, allungando di circa 600 metri (perdo 2 o 3 minuti), ma vinco comunque la Classifica finale del trofeo dello Scalatore.

A Civitella Alfedena, classico appuntamento agostano con la Cronoscalata: 7° posto e vittoria di categoria (10° vittoria stagionale).  Tornato a Rieti, mi testo sulla Vallonina, ottenendo, a sorpresa,  il mio personale, con 52'28".

Settembre: ad Acqualagna (Campionato Udace Marche, aperto agli extraregionali) mi piazzo 10°, perdendo la vittoria di categoria (dal solito Vergari) per soli 2 secondi. Ancora 2° di categoria a Spello (Cronoscalata degli Ulivi).

Finale di stagione, ad Ostia: nella Cronosquadre (stesso terzetto dell'anno scorso) ci piazziamo terzi.

A Novembre esce un pezzo sul Corriere di Rieti sulla stagione 2012 (colla bella foto dello Stelvio). Chiudo l'anno con 18.000 Km.

 

 

ANNO 2013

Cambio squadra e passo all' U.S. Acli Icaro di Roma di Enzo Martino. A Febbraio escono sul Corriere di Rieti due pezzi di presentazione della stagione 2013.

Inizia il Pentacrono: a Sperlonga arrivo 4° e 1° di categoria.

Ad Ostia si corre la Crono Mare di Roma: mi piazzo 9° e vinco di nuovo la mia categoria (M5).

Il Pentacrono prosegue sul circuito delle Terme di Caracalla: ancora un 9° posto assoluto.

Ormai ho deciso: da ora in poi farò solo cronometro. Lascio, di fatto, le gare in circuito ed anche le Gran Fondo.

Prendo il via nella Cronoscalata di Allerona, I Prova del Trofeo dello Scalatore 2013: buon 7° posto e vittoria di categoria.

Ad inizio Giugno, ecco la Crono della Due Giorni Sabina, valida anche come ultima prova del Pentacrono e Campionato Regionale CSI; corro bene sulle strade di casa, arrivando 6° assoluto e 1° con largo margine nella mia categoria; vinco anche campionato regionale e classifica finale del Pentacrono. Bella giornata di sport!

Invitato, corro a Pescasseroli il campionato nazionale "Petrolieri". Mi piazzo 10° assoluto (2° di categoria) nella prova in linea, che si corre tra il Passo del Diavolo e le salite di Ortona e Bisegna.

A fine Giugno, corro la Cronoscalata, da Santa Maria degli Angeli ad Assisi, piazzandomi 3° assoluto.

Ad Arnara si corre una Cronoscalata Notturna: altro 3° posto, con vittoria di categoria.

A fine Luglio scalo, in Piemonte, il Colle delle Finestre (salita impossibile, visto lo stato degli 8 km di sterrato), il terribile Rifugio Barbara Lowrie ed il Mont Cenis. Le salite  piemontesi, meno famose e forse meno attraenti delle vette dolomitiche, sono spesso più severe. Dura fatica!

Agosto è mese di gare intenso: A Montarale, nella II Prova del Trofeo dello Scalatore, bella vittoria di categoria.

A Civitella Alfedena, altra buona gara e 6° posto assoluto.

Il giorno dopo, ad Allerona (III Prova del Trofeo dello scalatore) 8° posto e vittoria di categoria, in quella che è la 600° gara della carriera (festeggio nel dopogara con tutti gli atleti, tagliando una grande crostata preparata da Giuliano Bernardini). Con questa vittoria, mi aggiudico, con una gara d'anticipo, il Trofeo dello Scalatore.

A Moiano, altra crono, stavolta vallonata, da fare con le prolunghe: 8° posto e altra vittoria di categoria.

A Piegaro corro il Campionato Italiano Endas, aperto agli esterni: vinco nettamente la mia categoria (12° vittoria dell'anno, 99° della carriera), chiudendo bene un intenso Agosto (8 gare disputate).

Il 22 Settembre festeggio il compleanno ad Allerona (ormai entrata nel mio destino) colla premiazione finale del Trofeo dello Scalatore, che mi aggiudico per il secondo anno consecutivo.

La stagione si chiude colla Cronoterzetti di Ostia, nella quale, con Stefano Ferminelli ed Alessandro Diomedi, mi piazzo al 5° posto (sui 18, 2 Km la media è di 45,2 Km/h).

Nell'arco dell'anno metto in archivio 13 titoli sulle varie testate giornalistiche.

Record di gare contro il tempo: addirittura 23 (sul totale di 24).

Un mio breve profilo è inserito nel prestigioso portale "Museo del Ciclismo", riservato ai corridori dilettanti e professionisti di ogni epoca.

Chiudo la stagione col nuovo record di Km: 18.670 percorsi nell'anno.

 

 

ANNO 2014

Nuovo cambio di casacca; passo alla White Bull di Terni, insieme all'amico Stefano Ferminelli.

Iniziano in primavera le gare: tre cronometro -a Torvaianica, Ponzano e Rocchetta al Volturno- e altrettanti secondi posti nella mia categoria, con scivolata in salita nell'ultima gara. Mangio troppo e non ho condizione: umore grigio.

Ad inizio Maggio sono a Pinerolo e scalo di nuovo il Rifugio Barbara Lowrie, una delle salite più difficili d'Europa.

Fine Maggio: festeggio i 400.000 Km, traguardo importante, accompagnato da due pezzi usciti sul Corriere di Rieti.

Giugno: la musica non cambia. Corro la Crono della Due Giorni Sabina ed a seguire la Cronoscalata d'Allerona, cercando la I stagionale, ma sono sempre 2° di categoria.

Fine Giugno: m'iscrivo al Campionato Italiano di Cronoscalata, a Cassino. Vado poco convinto (la condizione non c'è); ed invece, in una giornata caldissima, colgo sulle rampe dell'Abbazia di Montecassino, un successo insperato, vincendo il titolo di Campione Italiano Csain; ed è la mia centesima vittoria, che inseguivo da ormai 13 gare! Bella soddisfazione e bell'articolo, ancora sul Corriere di Rieti, che festeggia l'evento.

A Vieste, sulle strade meravigliose del Gargano, preparo le crono di Luglio.

Nella Cronoscalata in Notturna di Arnara, vinco la mia categoria. Il Giorno dopo non vado oltre il 2° posto ad Allerona.

Ad Assisi (Campionato italiano CSI -corso come invitato-) colgo un buon 7° posto assoluto (3° di categoria).

Fine Luglio: soggiorno al Nord Italia, dove affronto la terribile Punta Veleno, salita quasi impossibile. A seguire scalo il Passo delle Erbe, il Passo Pennes, il Sella e l'Alpe di Siusi.

Cogli amici più stretti, festeggio, il 5 Agosto, le 100 Vittorie, con una bella cena al Picchio Allegro. Dopo la gara di Ripi (ancora 2° di Fascia), pedalo, qualche giorno, a Campo Felice, in altura, poi corro, come ogni anno, la Cronoscalata di Civitella Alfedena, ottenendo un buon 4° posto assoluto, ma nemmeno questo mi vale la vittoria di categoria, perchè trovo un D'Anna imbattibile. A Moiano, ancora 2° di categoria, gara persa per soli 2 secondi! A Torvergata, sempre 2° di categoria, per 3 secondi.

Fine Settembre: si chiude l'Esacrono, con la tappa di Ostia Lido. Pur senza brillare in quest'ultima prova, mi aggiudico la Classifica Finale assoluta.

La stagione è agli sgoccioli: m'iscrivo -poco convinto- al Campionato Italiano Csain a Cronometro, che si corre a Colli a Volturno.

Corro e vinco il titolo italiano, realizzando una bella doppietta. L'annata, tra luci ed ombre, si chiude bene.

A Dicembre sono premiato, nel Gran Galà dello Sport, a Rieti, per i due tricolori vinti.

In stagione percorsi 17.300 Km.

 

 

ANNO 2015

Inizio la mia 30° stagione di gare a Rieti, nella corsa del Nucleo, concludendo la gara in gruppo. A Torvaianica, prima cronometro ed 11° posto (2° di categoria, dietro al solito Pasquini). Corro a fine Aprile il G.P. Lazzaretti a cronometro -sul classico circuito di Caracalla- ed arriva la prima vittoria stagionale nella mia categoria.

A Fiuggi, seconda vittoria stagionale, nel Memorial Severa. Poche gare in quest'inizio stagione.

A Giugno si corre a Roccasinibalda la Due Giorni Sabina: tento l'avventura nella classifica combinata e -come nel 2011- arriva la vittoria. 2° a cronometro e 2° nella Scalata di Muro Pizzo, vinco la classifica generale (categoria D) per 9 secondi. Nell'assoluta mi piazzo 5°. Risultati apprezzabili, in questa prima mezza  stagione, perchè non sono al peso e faccio fatica.

Sul classico circuito di Torvergata, tento la sorte nella III Prova dell'Esacrono, ma trovo il solito Pasquini: ancora un 2° posto nella mia fascia d'età.

Luglio: scendo di peso. Allenamenti più intensi, con molti "doppi".

Corro a Castro dei Volsci la Cronoscalata Mamma ciociara ed arriva la quarta vittoria.

Il giorno dopo parto per le Alpi: scalo l'Iseran (2.770 metri), l'arcigno Nivolet (2.612), il Piccolo ed il Gran San Bernardo (quest'ultimo in una giornata di  pioggia e nebbia).

Agosto: prendo il via alla Cronoscalata di Rocchetta al Volturno ed ottengo una bella vittoria (7° assoluto), battendo il coriaceo Raffaele Ginocchio. Presente Tonina Pantani, ospite d'onore. Esce un bel pezzo sul Corriere di Rieti, sulla stagione in corso e l'intera carriera.

A Moiano, cronometro vallonata, sul percorso del 2013 e bella, netta, vittoria, nella mia categoria: 6° centro stagionale.

Tento la sorte anche a Gorga (cronoscalata impegnativa, 7 km e 490 metri di dislivello): vinco di nuovo la categoria, con largo margine (1'33") sul secondo. La condizione è buona: nella cronoscalata di Forano (inizio Settembre) ancora 1° nettamente nella mia categoria (9° assoluto); provo a cimentarmi nella gara in salita Chieti-Piana delle Mele e vinco di nuovo (3° assoluto), con una bella prestazione nei 4 Km di ascesa finale.

Sono in piena forma, ma arriva una colica renale (ne soffro da anni). Grosso peccato!

Cerco di prepararmi come posso per il Campionato Italiano a Cronometro: a Colli a Volturno, seppure un pò acciaccato, vinco di nuovo la maglia tricolore, precedendo Luigi Mazzotta.

Gran finale ad inizio Ottobre: il 3 si corre ad Ostia l'ultima prova dell'Esacrono: ottengo vittoria di gara e classifica finale.

Il giorno dopo, a Cassino, difendo il mio titolo italiano di cronoscalata: sui 9 km della salita di Montecassino, abbasso il mio tempo di 45" e riesco a riprendermi la maglia tricolore, battendo il bravo Aldo delle Cese.

Ma non è finita: decido in extremis di partecipare alla Cronosquadre di Bastia Umbra: la White Bull, composta da me, Stefano Ferminelli, Alessandro Diomedi e Stefano Stopponi ottiene una bella vittoria assoluta: 16 Km, coperti in 21'20", media 45 Km/h. Bella soddisfazione!

Il giorno dopo, tento la sorte a Fornelli (Isernia): cronoscalata di 7,2 Km. Arrivo 5° assoluto e 1° dei Gentleman.

Fine Ottobre: corro a Settefrati un'altra cronoscalata: 7° assoluto e 1° di categoria. 16° vittoria ed 11° vittoria cosecutiva!

Chiudo la stagione a Torvergata nel Memorial Cristini: nella cronometro, corsa con l'amico Stefano Ferminelli, ottimo 3° posto assoluto, ma la vittoria di fascia ci sfugge per 16 secondi. Annata da incorniciare: 16 vittorie in appena 22 gare disputate. Percorsi 17.976 Km. 24 i titoli raccolti sulla stampa.

 

ANNO 2016

La stagione comincia con diversi malanni ed una scarsa vena.

Nella prima gara, a Torvaianica, imbocco una stradina sbagliata e cado, buttando via la vittoria di categoria, che avevo in tasca.

Cerco fortuna nelle Marche e ottengo -nella terza gara dell'anno- il primo successo, a Grottazzolina.

Corro pochissimo e cerco condizione.

Maggio: preparo il Campionato Italiano a cronometro di Fiuggi, ma, il pomeriggio prima, corro una cronoscalata alla Forca d'Arrone: arrivo 6°, ma vado piano e mi sfugge la vittoria di categoria. La mattina dopo, con le gambe incordate, tiro fuori tutto quel che ho nel campionato italiano: vinco la maglia, per soli 87 centesimi!, battendo il bravo Luigi Mazzotta.

A fine mese corro la Isernia-Castelpizzuto, vincendo nettamente nella mia categoria.

Giugno d'attesa, con un bel raffreddore di mezzo.

A fine mese m'iscrivo alla Due Giorni Sabina, puntando alla combinata, come l'anno precedente. Nel 2015 avevo vinto la classifica finale, con 2 secondi posti di tappa. Quest'anno va meglio: per me 3 successi in 2 giorni: crono, mediofondo (con un buon 6° posto assoluto) e classifica generale, il che porta a 6 le vittorie (in appena 8 gare affrontate).

Luglio senza gare, vacanza. Soggiorno dolomitico e scalate del Passo delle Erbe (da Luson), del Giovo, da Vipiteno e del Pennes, da Riobianco.

Torno alle gare a Piegaro, ad Agosto. Netta vittoria nella mia categoria (Crono del Circuito dei Borghi).

Ancora Umbria; Cronometro a Piegaro: ottavo successo.

Settembre di allenamenti: a fine mese, a Colli a Volturno, Campionato italiano di cronometro a coppie. La gara è tutta un'avventura; il pomeriggio precedente, mentre gli avversari sono già a Colli a Volturno, a sgambare sul percorso, io e Stefano affrontiamo  la Cronoscalata di Forano (che io perdo per pochi secondi); Stefano mostra poca fiducia e ho dovuto convincerlo, per settimane, a tentare l'avventura. Siamo penalizzati dal regolamento, che prevede tre Fasce: la nostra va dai 40 ai 59 anni medi; io e Stefano (55 e 47 anni) siamo ai  51 anni e affronteremo coppie che hanno una media 40 anni o poco più; ma io ci credo e, scorrendo la lista dei partenti, confido anche in un bell'assoluto.  Sui 20,7 km dell'impegnativo tracciato, con molte curve e continui marcati saliscendi, andiamo oltre ogni aspettativa, ottenendo la vittoria piena. Doppia vittoria, dunque. Maglia tricolore e miglior tempo di gara. Il cronometro si ferma sul tempo di 29'17" (42,4 Km/h). Soddisfazione grande, per una delle migliori gare dell'intera carriera.

La corsa ha notevole risalto sulla stampa locale, con 5 articoli di grosso taglio.

Ad Ottobre si chiude il Pentacrono. Nella Crono della Pineta di Ostia, copro i 9,3 km in 12'43" (media 43,9 Km/h), vincendo nettamente tappa e classifica finale nella mia categoria.

Chiusura di stagione a Magione: doppia cronometro (a coppie ed a quartetti): mi piazzo 3° assoluto nella cronocoppie con Stefano Stopponi (1° di Fascia) e 2° assoluto nella prova a quartetti, dove, nella stessa formazione vincente dell'anno prima, perdiamo per 1 piccolo secondo (ma vinciamo la fascia)!

Con queste due vittorie, chiudo l'annata con un bilancio di 13 successi, in sole 17 gare.

Autunno complicato: dal 9 Ottobre -e per tutta la parte finale del 2016- serie impressionante di malanni: raffreddori, sinusiti, tosse convulsa, disfonia, 3 volte l'herpes, 2 volte la febbre!

Chiudo l'anno con 17.642 Km. Buono il riscontro sulla stampa, con 21 titoli messi in archivio.

 

ANNO 2017

A inizio Gennaio freddo glaciale e vari problemini sul piano salute, ma preparo con cura la prima Crono. A Sabaudia doppio impegno: nella crono individuale netta vittoria nella mia categoria (5° posto assoluto); sui 14,2 Km del tracciato, chiudo in 19'49", alla media di 43 Km/h. Bella prestazione! M'iscrivo poi alla cronoterzetti, con Formica e Giuliani ed arriva un'altra vittoria.

Marzo. Crono di Torvaianica: ancora vittoria (8° assoluto).

Scendo un pò di peso ed azzardo la carta della gara in salita. Spedizione in Campania: corro e vinco la Cronoscalata Giano Vetusto-Rocchetta e Croce, su un percorso magnifico, con pendenze superiori al 20%.

Ancora salita. Cronoscalata a Pienza: altra vittoria. Non avevo mai vinto in Campania e in Toscana -dove avevo corso in pochissime occasioni - ed è doppia soddisfazione.

Riprendo la bici da crono per la gara marchigiana di Grottazzolina: percorso filante, un biliardo. Copro gli 11,7 km in 14'35", alla media di 48,1 Km/h! Bella vittoria.

Il giorno dopo (1 Maggio) lunga trasferta in Campania. Corro, a San Lorenzello, la Cronoscalata di Monterbano (4,8 Km, con pendenze del 18%). Vinco in 18'01" (media 16 Km/h), migliorando il record del percorso dei Master 6, che era da mesi il mio obiettivo. E' una piccola impresa, vista la gara del giorno prima, i due lunghi viaggi ed il fatto di aver praticamente ripetuto la gara (un incidente m'aveva appiedato e gli organizzatori mi davano la possibilità di ripetere la corsa). Per una volta dimostro carattere e concentrazione, affrontando il tracciato con la posteriore non registrata e la catena che salta. Giornata campale e settima vittoria su sette gare.

Preparo l'Europeo della Consulta, che si correrà il 14 Maggio. Ho problemi di materiali (inutilizzabile la lenticolare con l'11 -devo correre con la Cosmic che ha soltanto il 12 e c'è discesa-) ma spero di farcela lo stesso. A Fiuggi, sui 9,4 Km tortuosi e senza pianura, cerco di fare il possibile, ma perdo la maglia per 2 secondi e 59 centesimi! Peccato. Vince l'amico Luigi Mazzotta.

Torno alla vittoria in Molise. Corro la Isernia-Castelpizzuto (Cronoscalata) e chiudo i 12,6 km in 32'18" (lascio il secondo a 2'48"). Discreto anche il piazzamento assoluto (8°); cogli anni diventa sempre più complicato entrare regolarmente nei primi 10 assoluti, ma io ci provo, con qualche risultato.

A Forano (Giugno) si disputa la Cronoscalata, con arrivo al Velodromo (IV Tappa dell'Esacrono): nona vittoria (10° assoluto).

Decido di correre la Cronometro di Colleferro, anche per testare la nuova bici (la Prestigio), appena acquistata in sostituzione della Bianchi Liquigas (con la quale ho disputato 84 gare, con 49 successi): vinco la gara, pur non sentendomi a posto sul nuovo mezzo, che è più raccolto e leggero. Piazzamento assoluto, un buon 9° posto.

Durante il mese, scalo il Block Haus, da Roccamorice e Campo Imperatore, da Paganica.

Luglio non positivo; ad inizio Agosto decido di mettermi in gioco nella Cronoscalata Pizzone-Vallefiorita: 9 Km, salita dura e 37 gradi (sta facendo un'estate rovente). L'azzardo riesce: buona gara ed altra vittoria.

A Civitella Alfedena classica gara di Ferragosto: mi piazzo 6° assoluto ed ottengo la dodicesima vittoria.

A fine Agosto scalo di nuovo Campo Imperatore, dal versante, più duro, di Filetto.

Settembre: decido in extremis di disputare la Cronoscalata di Castro dei Volsci: bella gara e netta vittoria tra gli M6. A Magione, perdo l'individuale, ma vinco, con Luca Lucci, la Cronometro a coppie. Vittoria N. 14 dell'anno nella mia duecentesima cronometro.

30 Settembre: corro la Cronometro Rieti-Roccasinibalda (Due Giorni Sabina) e vinco -nonostante qualche problemino (il computerino che si azzera, la catena che non scende sulla moltiplica piccola)-

Vittoria N. 15. Il giorno dopo, Campionato Italiano a Colli a Volturno, che è un pò il mio feudo (qui, 6 vittorie e 3 campionati italiani vinti); ma la gamba non gira. Arrivo 2° e va bene lo stesso.

La stagione si chiude a Torvaianica l'11 Novembre. Chiusura felice! Vinco crono individuale, cronoterzetti e classifica finale dell'Esacrono. Bilancio finale 28 gare (tutte crono) e 18 vittorie (record assoluto). Nell'anno percorro 18.116 Km. Raccolti, in totale, 25 titoli sulla stampa.

 

ANNO 2018

Cambio maglia e passo al G.S. Alonzi Bike di Sora. Inverno complicato: maltempo prolungato e gare rinviate, sicchè metto il numero solo il 2 Aprile (Lunedì dell'Angelo) a Sermoneta.

A Fiuggi (Memorial Severa) prima Crono e prima vittoria (15 Aprile). A Grottazzolina (fine Aprile) si corre la Cronometro della Val d'Ete: vittoria di misura, sul solito Montelpare.

A Maggio si corre a Torvergata: vinco, con Luca Lucci, la Cronocoppie (3° posto assoluto).

27 Maggio. Ad Allerona corro la mia gara N. 700.

Giugno: a Colleferro vado forte, ma trovo un Carpentieri più rodato: 2° posto, in quella che è la gara N. 100 con una bici da Crono (84 con la Bianchi Liquigas e 16 con la Prestigio): bilancio delle 100 gare comunque positivo: 55 vittorie e 31 secondi posti.

Chiudo il mese con una bella vittoria ad Ortezzano (II Prova della Challenge Cancellara).

Ad Inizio Luglio sono a Bormio, dove scalo il Gavia, lo Stelvio ed il Foscagno. Fine Luglio: scalo per la terza volta il Block Haus, da Roccamorice. Ad Agosto Campo Imperatore da Penne (via Vado di Sole).

Corro ad Appignano del Tronto la Cronocoppie, con Stefano Ferminelli: 2° posto assoluto e vittoria nella seconda fascia. Bella prova!

Chiudo il mese con un'altra vittoria (crono di Moiano). Settembre inizia bene, con la vittoria a Piegaro. A Forano (cronoscalata) perdo la gara individuale anche per un errore di percorso, ma vinco, con Marco Stornelli la gara a coppie (disertata dai più, viste le difficoltà di correre in due in salita contro il tempo).

Corro la Rieti-Roccasinibalda nel giorno del mio compleanno e vinco nettamente la Crono individuale; nella Cronocoppie, con Simone Madolini, secondo posto assoluto a 12 secondi dai vincitori.

Chiudo un bel Settembre, correndo, per la prima volta, a Piobbico: 10 Km a cronometro e netta vittoria (vantaggio sul secondo 1'09").

Il 6 Ottobre si chiude, con la gara di Valmir di Petritoli, la Challenge Cancellara: vinco gara e classifica finale.

Fine Ottobre a Torvaianica. Ultima prova del Trittico Laziale: vinco gara e classifica. Nella Cronocoppie, sempre con Madolini, 3° posto assoluto.

Chiudo la stagione a Montefiascone, vincendo nettamente tra i Master 6 la gara a Cronometro. Bilancio finale: 22 corse e 15 vittorie.

Il 7 Novembre una mia foto, scattata da Teresa a Montefiascone, campeggia in prima pagina sul Corriere di Rieti. Chiudo la stagione con 17.440 Km. Nell'anno 22 i titoli sui giornali.

 

ANNO 2019

Esordio stagionale ad Aprilia (24 Marzo): nonostante la bronchite, di cui soffro per l'intero mese, parto bene, vincendo sia la Crono individuale sia la Cronocoppie.

Ad Aprile una sola gara: trovo Pasquini ed arrivo secondo (Torvaianica). A Maggio doppio impegno a Castel di Guido: vinco sia la Crono individuale, sia quella a coppie (con Daniela Pelella) e porto a casa la classifica finale del Trittico Laziale.

A Giugno 5 gare, con 2 vittorie: la Cronocoppie di Borgo Sabotino (sempre con la Pelella) e la Cronometro di Solfagnano (campionato Italiano dei Vigili del Fuoco, aperto agli esterni). Buttata via la gara di Grottammare, per un errore ad una rotatoria.

A seguire, si parte per il consueto soggiorno dolomitico, nel quale scalo il Giau, le Tre Cime di Lavaredo e -soprattutto- il durissimo Crostis ed il Bocca di Forca (ascesa mostruosa, tra le più dure d'Europa).

Ad Agosto riprendono le gare, ma senza vittorie. A Piegaro trovo Daniele Bertozzi, a Moiano il solito Luciano Pasquini: 2 secondi posti (che portano il totale delle piazze d'onore sopra quota 110). Altro 2° posto a Forano (Settembre), che però mi regala, con una gara d'anticipo, l'affermazione nella classifica finale dell'Esacrono. Finale di stagione: M'iscrivo alla Crono di Piobbico (Pesaro) e vinco tra gli M6 (come l'anno scorso), seppur febbricitante. Nona vittoria stagionale. A Torvaianica, chiusura del II Trittico Laziale e Dell'Esacrono: vinco la gara individuale ed il secondo Trittico (l'Esacrono era già acquisito), nonostante la cattiva salute (di nuovo bronchite). Il totale delle maglie conquistate in carriera sale a quota 39. Bilancio finale dell'anno: 11 vittorie e 9 secondi posti. Stagione nel suo complesso non brillante e tuttavia le tre maglie del Circuito laziale, che erano gli obiettivi principali, riesco a metterle in bacheca. Tra le note meno positive il non riuscire più a controllare il peso, il che mi ha suggerito di tagliare le Cronoscalate e dedicarmi solo alle Crono in pianura (a parte Forano, che ho dovuto affrontare perchè inserita nell'Esacrono). 13 i titoli sui giornali, sistemati in un archivio ormai copioso. Chiudo l'annata con 16.100 Km.

 

ANNO 2020

Il 24 Gennaio 2020 -Venerdì- agguanto un obiettivo che inseguivo da tempo: 500.000 Km percorsi in sella alla bici! Esce il giorno stesso un bel pezzo sul Corriere di Rieti e si festeggia -io e Teresa- con una cena in Valnerina delle nostre. Confermo il mio tesseramento col Team Alonzi Bike di Sora, con obiettivi ridotti: cronometro su percorsi veloci (non più cronoscalate).

Mi preparo per la prima gara, ma, alla fine di Febbraio, scoppia l'epidemia di Coronavirus. Gare sospese. L'Italia si ferma (chiusura di scuole, bar, ristoranti, negozi, esclusi Alimentari); si sta chiusi in casa, in attesa di tempi migliori. Si profila una crisi economica da cui l'Italia -paese indebitato e corrotto- farà fatica ad uscire.

Il 4 Maggio si riesce in bici: il peso è fuori controllo. Abbozzo una dieta e percorro oltre 600 km nei primi sette giorni; poi. però, di gare non se ne parla, la poca concentrazione svapora ed esco per il gusto d'uscire.

A Luglio sono a Bressanone e scalo il Kreuztal, il Sella (da Ponte Gardena) ed il Passo delle Erbe: con questo Passo, raggiungo quota 100 salite in 19 soggiorni  o Tour alpini, dolomitici e pirenaici, dal '96 ad oggi. Un percorso venticinquennale, che si avvia a compimento. A queste 100 scalate, va aggiunta la miriade di scalate appenniniche, che sono state per anni la mia riserva di caccia. Ad Agosto esce un pezzo (273° articolo in cui ho l'onore del titolo) sul Giornale di Rieti, che riassume la lunga storia di cacciatore di colli; ad onor del vero la passione per la salita sta scemando, com'era fatale, ma la scalata dei grandi passi è uno dei capitoli fondamentali della mia lunga milizia sportiva.

A fine Ottobre si presenta l'occasione di correre due Cronometro nel Centro Italia. Gareggio a Tor Vergata ed a Piobbico, il 24 ed il 25 Ottobre. La condizione è precaria, però mi metto in gioco ancora una volta. E' un test importante, per vedere quanta gamba c'è ancora e -soprattutto- quanta voglia. Il risultato non è confortante. In fondo la decisione era nell'aria, l'avevo già presa nei lunghi mesi senza corse. Lascio l'agonismo. Così la mia carriera, iniziata a Sonnino il 28 Marzo '76, si chiude a Piobbico, dopo 44 anni e 7 mesi, più precisamente 16.283 giorni. Una vita.

 La lunga striscia di 735 gare, distribuite su 35 stagioni, termina adesso.

Nell'anno 2020 percorsi quasi 15.000 Km.

 

ANNO 2021

Comincia una fase nuova: esco meno ed alterno le sedute in bici (non più finalizzate alle gare) alle camminate nella Piana reatina, oppure in collina. In estate scalo tuttavia il Monte Scalambra (forse la più dura salita del Lazio) e le Torri di Fraele in Lombardia. Il giorno del compleanno mi regalo la Forca Scentelle, salita ormai ridotta a sterrato e troppo dura, vista la condizione atletica per nulla ottimale. Superata  nell'ultimo scorcio d'anno quota 525.000 Km.

 

ANNO 2022

Da Gennaio ad inizio Maggio cammino (o corricchio) tra l'Apoleggia ed il Cerqueto, uscendo in bici non più di 2 o 3 volte a settimana; poi riprendo a pedalare giornalmente, percorrendo 1.000/1.500 Km al mese, senza affrontare salite. Salute ed umore alterni, il mio palcoscenico sono spesso la strada di Piè di Moggio e quella del Torrone.

 

ANNO 2023

Alterno le uscite a piedi con le pedalate in bici, spesso passando per la stradina del Sor Ezio, in compagnia di Teresa. In Estate il giro della Baita di Piè di Moggio e Torrone. Ad Ottobre azzardo la scalata durissima (ed in parte sterrata) del Monte Rosato, pur in sovrappeso. Quindi taglio il traguardo (a Novembre) dei 550.000 Km.