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PROFILO BIOGRAFICO

 

 

 

Giorgio Antonelli nasce a Bocchignano, piccolo borgo della Bassa Sabina, il 22 Settembre 1961. Dopo un’infanzia passata tra i calci al pallone e le lunghe pedalate sulla bici Graziella, sceglie a 14 anni il ciclismo, facendosi comprare una Chiorda a cinque velocità, con la quale comincia a pedalare nell’Estate del ’75 sulle strade del Pontino.

Inizia a correre nella categoria Allievi (anni 1976 e 1977) per la Snia Rieti; nel 1977 si piazza 11° nel Campionato Italiano Libertas a Pescara; in quegli anni concilia gli studi al Liceo scientifico “Gregorio da Catino” di Poggio Mirteto, con gli allenamenti solitari e le corse. Passa alla categoria Juniores, difendendo i colori della CO.MA.TI. di Roma (anni 1978 e 1979). Nel 1978 si piazza 8° nel G.P. San Pancrazio a Rocca Priora; 5° a Matigge di Trevi; 4° nel Trofeo Giannini, a Poggio Mirteto. Difende i colori del Lazio, con Petito, Pasquarelli e Badiali, nella gara a tappe Udine-Forni di Sopra-Udine. Nell'anno 1979 si piazza 5° nel Trofeo Lucci a Grottaferrata; 6° nel G.P. O'King a Lariano; 6° nel G.P. Montedoro a Montefiascone; 7° nella Coppa Iacobucci, cronoscalata a Santa Severa; 4° nel Trofeo Madonna del Passo, a Montelibretti. Nell'anno 1980, nella categoria Dilettanti, passa al G.S. Polisportiva Giornalai; gareggia con atleti importanti, che avranno fortuna nel mondo professionistico, come Guido Bontempi, Giuseppe Petito e  Davide Cassani. Corre il G. P. Liberazione, a Caracalla ed  il Trofeo Leoni ed altre importanti gare. Si piazza 12° nel Trofeo Cittareale (20-4-1980). Si distingue in molte gare per le sue qualità di buon passista-scalatore. Al suo seguito papà Adalberto e mamma Mariella, sempre presenti.

Dopo 5 anni d’attività e circa 120 gare, decide d’abbandonare l’agonismo a favore dell’Università.

Subito dopo, tuttavia, riprende a gareggiare nella categoria Amatori, correndo due anni per i “Trappers” di Monte Mario, ottenendo diverse vittorie, la più bella delle quali è il Campionato Laziale su strada di Ronciglione, vinto per distacco dopo una lunga fuga (Giugno 1982); tra gli altri successi pieni, il Trofeo Riva a Canneto, il Trofeo S. Angelo Romano (pure vinto per distacco) e le corse di Magliano e Bocchignano (quest'ultima a cronometro).

In vista della Laurea, smette di nuovo, dopo aver collezionato altre 70 corse.

Nel Marzo del 1985 si laurea in Lettere alla Sapienza di Roma con il massimo dei voti (110 e Lode), discutendo una tesi sull'Ortis del Foscolo; dopo il servizio militare, prestato quale Ufficiale di Complemento a Foligno, Antonelli comincia nell'anno '86 la carriera di docente  nelle Scuole superiori (attualmente insegna Italiano e Storia all'Ipsseoa di Rieti).

Nel ’92 si sposa con Teresa e si trasferisce a Rieti; qui riprende l’attività ciclistica, difendendo i colori del G.S. Dolphin di Luciano Santarelli, ricominciando a correre nell’anno ’93.

Da allora Antonelli non ha più interrotto l’attività agonistica, dedicandosi, oltre alle gare in circuito, anche alle Gran Fondo (Gare su lunghe distanze, aperte a tutte le categorie) e alle scalate delle grandi montagne. Al seguito, spesso, papà Adalberto e la preziosa Teresa (cui si deve la gran parte delle foto in archivio).

Per quanto riguarda le gare tradizionali, Antonelli ottiene in questa fase il titolo di Campione Italiano CSI, colto a Cesenatico nel 2002 (categoria Veterani), il titolo italiano a cronometro Aics Veterani nel 2011 e 2012, i titoli di Campione Italiano Csain sia di Cronometro che di Cronoscalata nel 2014, i titoli italiani a Cronometro e di Cronoscalata Csain 2015, i titoli italiani a cronometro individuale e  cronocoppie 2016 (vittoria assoluta quest'ultima), oltre a quattro titoli regionali (Belmonte -1997-  Valtopina -2005- Monte Livata -2011- Roccasinibalda -2013-), alle vittorie assolute nelle Cronometro di Roma-Piazzale Clodio del 2007 e 2008, nel Trofeo Rigucci di Ostia del 2009, nelle crono di Sperlonga e di Segni (2011), nella Crono a terzetti di Ostia del 2011, nella Crono a quartetti di Bastia Umbra  del 2015, nelle classifiche finali del "Trittico Laziale" 2007, 2008 e 2009 e dell'Esacrono 2014.  Nel campo delle Gran Fondo ha all’attivo 64 gare disputate in 10 regioni (nel ’96 ha corso il “Tour d’Italia”, classificandosi 20° assoluto).

Il bilancio provvisorio dell’attività agonistica è di 735 gare corse, con 24 successi pieni e 176 totali (incluse le vittorie di Fascia e Categoria).

Complessivamente 9 i titoli di Campione Italiano conquistati.

 Quanto alle scalate (una delle sue passioni più autentiche) ha collezionato le più belle salite appenniniche, alpine e dolomitiche (tra le tante lo Zoncolan -considerata la più dura salita d’Italia- i tre versanti dello Stelvio, i due versanti del  Manghen, l’Agnello, il Fauniera, il Fedaia, il Sampeyre, la Lombarda, il Mortirolo, il Gavia, il Rombo, il Nivolet, il Gran San Bernardo, il Nigra, le Tre Cime di Lavaredo, il Bernina, i tre versanti del Block Haus, il S. Pellegrino in Alpe, il Crostis, i terribili Bocca di Forca, Punta Veleno e Rifugio Barbara Lowrie); tra i colli francesi l’Izoard, il Vars, il Galibier, l’Alpe d’Huez, l'Aspin, il Ventoux, il Tourmalet, l'Iseran e la Bonette.

Nell'ultimo scorcio della sua carriera si è dedicato in modo particolare alle gare a cronometro, raggiungendo quota 248.

Ha percorso in bici 538.000 Km.

E' inserito nel Portale "Museo del Ciclismo", galleria dei ciclisti dilettanti e professionisti di ogni epoca.